INTERVISTA CON CLAUDIO DI LETO
Con l’intervista di questo mese conosciamo meglio Claudio di Leto. Tatuatore specializzato nello stile Neotraditional che è entrato a far parte della famiglia di Fronte del Porto ad inizio 2020.
Come ti sei avvicinato al mondo del tatuaggio, cosa ti ha affascinato?
Disegno fin da quando ero bambino, ho sempre amato il bello e l’arte in tutti i suoi rami… da Caravaggio a Mark Ryden.
Mi avvicinai per caso accompagnando una amica alla Convention di Milano quando ancora il tattoo era una professione per pochi, nessuno dava consigli o aiuti. Non era facile intraprendere questa strada ma l’amai fin da subito. Decisi di iniziare osservando i grandi nomi.
Ricordi il primo tatuaggio che hai realizzato?
Si certo ricordo perfettamente perché è stato il giorno che rovinai mia madre… la ringrazio tutt’ora per la fiducia mostrata nei miei confronti. Con il passare del tempo ho rimediato al mio scarabocchio!
Qual è il tuo o i tuoi stili preferiti e come si è evoluto il tuo modo di tatuare negli anni?
Cosa pensi del mondo dei tatuaggi al giorno d’oggi?
Bella domanda! Artisticamente il mondo dei tatuaggi, in pochissimo tempo, ha avuto un’evoluzione sbalorditiva, di artisti bravi ne è pieno. Tecnicamente questo lavoro ha fatto passi da gigante! Ma se devo essere sincero questo mondo lo apprezzavo più prima, quello che vedo ora è che spesso molti tatuatori passano da artisti a delle vere superstar… voi riuscite a immaginarvi un Van Gogh che pur di vendere i suoi quadri fa lo showman sul suo palcoscenico?
A che punto della tua carriera sei entrato a far parte della famiglia di Fronte del porto e cosa vuol dire per te lavorare in questo studio?
Sono entrato a Fronte del Porto da pochi mesi, dopo essere stato sia un libero professionista per molti anni che un proprietario di studio…. Questo rende più semplice immedesimarmi in entrambe le parti. Ringrazio Fronte del Porto per questa opportunità, è uno studio con un gran lavoro di squadra, pieno di stimoli e con una forte organizzazione. E’ una bella esperienza che voglio continuare a vivere
Quali sono i tuoi progetti per il prossimo anno?
Visto il periodo (post-covid) fare programmi a lungo termine è abbastanza complesso. Di idee ce ne sono tante. Uno dei miei più grandi progetti è sicuramente quello di viaggiare, ancora più di prima, per stimolare la mia creatività. Questi ultimi anni mi hanno insegnato a smettere di rimandare e a non sprecare il tempo.
Al di fuori del mondo dei tatuaggi coltivi qualche altra passione?
Passo il mio tempo libero a disegnare e dipingere, mi affascina provare nuove tecniche e nuovi supporti per i miei disegni. Mi diverto facendo lavori di grafica su arredamento e abbigliamento. In continua ricerca di nuovi progetti inerenti al mondo dell’arte e che possano stimolare la mia creatività.
Chi mi conosce lo sa, ogni giorno ne ho una nuova!