ICONOGRAFIA TRADIZIONALE: ROSE OF NO MAN’S LAND
A seguito della nostra vendita di beneficenza per il Covid-19 abbiamo deciso di parlare della storia e del significato del “rose of no man’s land”, iconografia classica del tatuaggio che abbiamo utilizzato per la comunicazione dell’iniziativa.
L’origine del tatuaggio Rose of No Man’s Land può essere fatta risalire alla canzone con lo stesso nome (“La rose sous le boulets”), che fu originariamente pubblicata nel 1918 alla fine della prima guerra mondiale dall’editore musicale francese Leo Feist . La ben nota versione inglese fu pubblicata nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, da Jack Caddigan e James Alexander Brennan.
La canzone stessa era un inno per le infermiere della Croce Rossa che curavano i soldati feriti durante la guerra. Questo lavoro portò queste infermiere nell’area particolarmente pericolosa tra le due linee di fronte ai soldati avversari, conosciuta come la terra di nessuno, portando molte di loro a diventare vittime stesse. La “Rosa”, come motivo, simboleggia la pace e la tranquillità di queste donne eroiche.
La popolarità della canzone è inevitabilmente permeata nella cultura tradizionale del tatuaggio con i primi esempi del “Rose of No Man’s Land” che appare nei libri e negli schizzi di Gus Wagner e Norman “Sailor Jerry” Collins tra gli altri.
È diventato un punto fermo tra i soldati commemorare queste infermiere che erano viste come salvatori e ha continuato ad essere popolare come un tatuaggio che simboleggia l’apprezzamento per i volontari nel mondo.