INTERVISTA CON GIANLUCA ARTICO
Per la seconda intervista abbiamo scelto di conoscere meglio Gianluca Artico, un’altra colonna portante dello studio con noi dal primo giorno di apertura di Fronte del Porto.
Come ti sei avvicinato al mondo del tatuaggio, cosa ti ha affascinato?
Mi sono avvicinato al mondo del tatuaggio nei primi anni 90,un po’ per curiosità un po’ per ribellione,mi affascinava molto aver qualcosa impresso per sempre sulla pelle al di là del significato iconografico.
Ricordi il primo tatuaggio che hai realizzato?
Il primo tatuaggio che ho realizzato é stato negli anni 90 a mio cugino senza macchinette in stile handpoke! In quei tempi era difficile reperire attrezzatura elettrica.
Qual è il tuo o i tuoi stili preferiti e come si è evoluto il tuo modo di tatuare negli anni?
Ho iniziato a tatuare il tradizionale americano diversi anni fa, con il tempo ho cercato una metamorfosi che ancora oggi è in continua evoluzione e si avvicina molto al tradizionale californiano.
Cosa pensi del mondo dei tatuaggi al giorno d’oggi?
Il mondo del tatuaggio al giorno d’oggi é cambiato molto. A differenza degli anni passati è più facile imparare grazie alle attrezzature moderne ma la capacità di stupire ed essere riconoscibile rimane sicuramente il modo per spiccare!
A che punto della tua carriera sei entrato a far parte della famiglia di Fronte del porto e cosa vuol dire per te lavorare in questo studio?
Sono approdato al Fronte del Porto fin dal primo giorno d’apertura dopo alcuni anni passati in casa e una breve sosta in un altro studio, è praticamente la mia seconda casa. Passo la maggior parte della giornata in studio a tatuare, produrre disegni, dipingere e a confrontarmi con le persone con le quali collaboro, questo mi permettere di avere una constante crescita!
Quali sono i tuoi progetti per il prossimo anno?
Progetti per il prossimo anno sono di continuare a crescere e a migliorarmi, vorrei inoltre viaggiare all’estero per farmi conoscere in Europa.
Al di fuori del mondo dei tatuaggi coltivi qualche altra passione?
Al di fuori del mondo del tatuaggio ho diverse manie da turbonerd: gioco ai boardgame, dipingo modellini da gioco, colleziono giocattoli anni ‘80… Tutto ciò influenza tantissimo il mio stile di vita e lavorativo!